Un uomo straordinario Un'azienda straordinaria

Nessun altro costruttore ha fatto tanta strada in soli cinquant'anni. Da quando la Honda venne fondata nel 1948, la crescita fulminea della società fino alle attuali dimensioni di livello mondiale si è basata sull'eccellenza tecnica, sulla creatività dei propri dipendenti, su impianti costruttivi di assoluta qualità e su un'inarrestabile propensione all'innovazione. Per gran parte dei primi anni di attività, Soichiro Honda è stato senza dubbio la guida dell'azienda, ma dobbiamo anche ricordare Takeo Fujisawa, a cui venne delegata la gestione finanziaria della Casa. Entrato alla Honda nel 1949, occupò fin da subito un ruolo complementare rispetto al genio creativo (ma principalmente orientato verso la meccanica e la tecnologia) di Soichiro Honda. Fujisawa accompagnò la Honda attraverso i difficili momenti della crescita aziendale dei primi anni '50 e fu la mente direttiva di un'espansione senza precedenti della rete vendita (e di assistenza) della Casa in Giappone. E fu proprio la sua acuta strategia commerciale a rendere possibile la fenomenale crescita della Honda a livello mondiale, che cominciò nel 1959, anno in cui la Casa partecipò per la prima volta al Tourist Trophy. Intuendo immediatamente come i successi sportivi avrebbero potuto divenire la chiave vincente per espandersi in tutto il mondo, Soichiro Honda rientrò dal sopralluogo all'Isola di Man (1954) deciso più che mai a raggiungere, e superare, gli elevati standard tecnologici osservati al Tourist Trophy. E quando nel '59 venne costituita la American Honda Motor Company, l'intera gamma Honda, fatta di piccoli veicoli di grande qualità, poteva competere egregiamente con le rivali statunitensi. Le Honda si cominciavano a vedere anche in Europa, dove i molti costruttori locali rappresentavano una sfida impegnativa per le Case estere, specie per quelle distanti migliaia di chilometri .

Nel 1961 la produzione complessiva degli stabilimenti Honda in Giappone raggiunse un livello record, 100.000 unità al mese; gli utili aziendali vennero così reinvestiti per ampliare il Centro di Ricerca e Sviluppo, diversificando così al massimo (e continuamente) la gamma presente sui mercati internazionali. Ciò consentì alla Honda di adeguare i propri modelli alle richieste dei differenti mercati. È di quello stesso anno la creazione in Germania della direzione europea. La prima vittoria al Tourist Trophy venne conseguita nel 1961, sotto forma di vero trionfo: la Honda conquistò infatti i primi tre posti nelle classi 125 e 250cc. Si assisteva ad un periodo di grande ed ambiziosa espansione dell'azienda, che trasformò il motociclismo mondiale. Il primo vero e proprio sito produttivo della Honda in Europa venne inaugurato nel 1963, con i ciclomotori costruiti nella fabbrica belga della Honda Benelux. Seguirono in breve nuove filiali in Francia ed in Gran Bretagna, oltre alla costituzione dell'Asian Honda Motor Company in Thailandia. Ormai, le vendite nei soli Stati Uniti avevano raggiunto la cifra record di 150.000 unità, facendo divenire la Honda leader indiscussa del mercato. Nel 1965 la Honda aveva raggiunto e superato ogni altro costruttore giapponese sia dal punto di vista della produzione che delle esportazioni. Aveva altresì presentato una serie di nuovi prodotti destinati non solo a rispondere alle esigenze del mercato, ma anche a creare dal nulla un nuovo genere di motociclismo e di clientela. Nel 1970 la gamma della Casa comprendeva ormai ogni genere di due ruote, dai ciclomotori alle superbike da 200 Km/h, e l'apertura di stabilimenti in svariate zone del mondo permise alla Honda di rispondere alle necessità di motociclisti delle più diverse latitudini. Agli stabilimenti in Brasile ed in Messico fece seguito nel 1978 quello della Honda of America di Maryville, nell'Ohio, dove si costruisce ad esempio la storica Gold Wing. Risale allo stesso anno la creazione in Belgio della Honda Europe. Tornando all'attività sportiva, possiamo notare che già all'epoca la Honda aveva vinto il titolo Costruttori in tutte le classi del mondiale velocità, mentre gli Anni '70 vedono nuovi trionfi nel motocross, endurance e trial. Nel 1983 Honda vince il titolo Marche nella 500cc, la classe Regina del Motomondiale, nella quale ancor oggi detta legge. L'attività a due ruote della Honda, la cui produzione ha raggiunto a novembre '97 la stratosferica cifra di 100 milioni di unità, ha oggi quattro principali divisioni mondiali: Giappone, le Americhe, Asia ed Europa. La direzione per l'Europa ha sede a Roma, ed incorpora tre realtà produttive: la più grande ad Atessa (Chieti), sempre in Italia, dove si producono le maximoto NX650 Dominator, Transalp e CB500, nonchè numerosi scooter 50 e 125cc; in Spagna, (Montesa Honda), ove si costruiscono scooter e moto di piccola e media cilindrata e l'ultima midtourer della Casa, la Deauville: recentemente, un altro stabilimento è stato inaugurato in Turchia. Dopo cinquant'anni di successi e di espansione senza precedenti, lo spirito innovativo della Honda è più forte che mai. Si prospettano per i prossimi anni nuove sfide tecniche da superare, specie per quanto riguarda l'inquinamento ed il rispetto per l'ambiente, temi che Honda considera assolutamente prioritari, senza trascurare la gioia e la felicità che può offrire il semplice guidare una moto.

Il primo modello Honda prodotto in Europa è stato il ciclomotore C310 di 49cc, scelto nel 1963 per guidare l'assalto al mercato del Vecchio Continente.

La Honda intravvide un mercato per un ciclomotore di 50cc economico, forse troppo: infatti il C310 non si rivelò certamente un successo. Alle ridotte andature dell'epoca, i classici ciclomotori europei a 2 tempi offrivano migliori prestazioni rispetto ad un 4 tempi, specie con due persone in sella. Il C310 tendeva inoltre a ritrovarsi il carburatore congelato, un classico invernale in paesi dal clima rigido come il Benelux. Vennero pertanto apportate modifiche ed introdotti i modelli C320 e C311, ma la Honda aveva comunque imparato un'importante lezione: era vitale disporre di Centri di Ricerca e Sviluppo sul posto per comprendere le reali esigenze della clientela locale. Venne così istituita la Honda Research & Development Europe (HRE) con sede in Belgio (successivamente trasferita in Germania) cui si è affiancato recentemente un altro Centro a Roma, quest'ultimo rivolto espressamente allo studio di innovativi scooter di piccola e media cilindrata.

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